lunedì 16 giugno 2008

Lucía y el sexo (2001) di Julio Medem

Una storia dalle mille sfaccettature come questa non poteva aver miglior narrazione di quella scelta dal talentuoso Julio Medem. Lo scrittore Lorenzo, le due donne della sua vita e il libro che sta scrivendo ispirato dagli avvenimenti che lo coinvolgono sono i motori di una labirintica trama che continuamente si fa e si disfa, si morde la coda, sembra tornare indietro ma procede, senza mai perdere lucidità e anzi dimostrando una coscienza del mezzo cinematografico ammirabile.
Il protagonista (come il regista) è creatore ma anche attore di una storia mossa dalla passione, amara ma fiabesca, in cui ogni immagine assume significato man mano che procede l'esposizione. Il sole, la luna, l'acqua, la buca nel terreno sono parte integrante di una personale mitologia del racconto, che gli permette di trascendere gli eventi e raccontare con semplicità sentimenti complessissimi, assoluti, toccando con delicatezza temi come il desiderio, l'immaginazione e l'amore.
Strepitosi tutti i protagonisti, che danno corpo e anima ad una visione artistica con pochi eguali, ricordando per l'abilità nella gestione della trama alcune opere del maestro Lynch. Le riprese subacquee restano indimenticabili per la sontuosità e l'abile uso delle luci, mentre l'uso del fuori campo in una scena chiave è di assoluta classe.

"Il bello di questo racconto è che a metà cadi in una buca. E torni all'inizio."

2 commenti:

physio ha detto...

ciao kappa, non ho visto il film quindi non posso fare un commento al post. mi sento pero' di complimentarmi per il blog. Le recensioni sono sempre molto accurate e precise. apprezzo molto il fatto che i film recensiti non siano spesso quelli del classico block buster. peccato solo non trovarli quasi mai in videoteca...

kappa ha detto...

Grazie mille, l'idea infatti e' proprio quella di far conoscere qualcosina di diverso dal solito... e per la disponibilità non dimentichiamo il mulo, che è assolutamente legittimo nel caso di irreperibilità ;-)