sabato 2 maggio 2009

Pulizie di primavera 3

Più provo a tornare in pari più la lista si allunga... sembra la storia della mia vita!
Non garantisco nulla sullo stile, nè sulla forma, ormai conta solo ridurre il distacco. Perdonatemi.
(come al solito (*) denota i consigliati )





Be kind rewind (2007) di Michel Gondry (*)
Grandioso! Non è l'indimenticabile Eternal sunshine of the spotless mind ma riesce nella difficile impresa di rendere interessante un soggetto che poteva sembrare buono per appena qualche clip su youtube. Mos Def lascia il segno e Jack Black non tradisce. Lacrimuccia per l'appassionato omaggio al cinema di tutta la pellicola.

Three dollars (2005) di Robert Connolly
Per la serie "film australiani sconosciuti" perla numero uno. Storia realistica e commuovente di un uomo qualunque che si trova da un momento all'altro senza nulla.

Le morti di Ian Stone (2007) di Dario Piana
Interessante film in bilico tra il thriller e l'horror, non innovativo ma accattivante, ma soprattutto ricordo che il regista è italiano. Vedendo la qualità si capisce perchè è stato accolto ad Hollywood, mentre qua oltre ai molti videoclip ha avuto poco spazio. E a noi restano i cinepanettoni e le fiction tv me(r)diaset.

P2 Livello del terrore (2007) di Franck Khalfoun
Trascurabile thriller clustrofobico. Poco credibile.

Charlie Bartlett (2007) di Jon Poll (*)
Amara e intelligente commmedia/drama che riesce a dire qualcosa di nuovo sui giovani. Bella parte di Robert Downey Jr, preside alcolizzato che altro!

Funny games (2007) di Michael Haneke (*)
A 10 anni di distanza Haneke riesce ancora a lasciare il pubblico agghiacciato. Questa violenza sbattuta in faccia è quasi dolorosa, e i sottotesti sociali fanno il resto nel ribadire un capolavoro di stile e sostanza. Grandiosa Naomi Watts, anche se continuo a preferire l'originale del 1997, ma non ditelo a nessuno.

Bug (2007) di William Friedkin
Angosciante discesa nella psicosi di una coppia sbandata. Ha i suoi momenti ma si perde nella parte principale.

The Millionaire (2008) di Danny Boyle (*)
A questo punto arrivo tardi per dire qualsiasi cosa. Ma se qualche persona in più mi avesse ascoltato appena è uscito in sordina in poche sale, non ci sarebbe stato tutto questo stupore al momento degli Oscar. Danny Boyle si dimostra di nuovo il regista più eclettico attualmente sulla scena. E non sbaglia un colpo!

Doomsday (2008) di Neil Marshall (*)
Divertente e caciaro come il Carpenter dei tempi di Fuga da New York. Un ottovolante dall'inizio al non scontato finale, ce ne fossero di più di pellicole così!
Non aspettatevi sofisticatezze artistiche, ma non lamentatevi altrimenti Rhona Mitra vi prende a calci nel culo.

I love movies (2008) di Paul Soter (*)
Una commedia romantica che dovrebbe fare scuola in questa triste epoca post-Notting Hill. Divertente, non banale ma soprattutto che distrugge le convenzioni del corteggiamento. Cillian Murphy e Lucy Liu fanno scintille come poche altre coppie sullo schermo. Dategli una possibilità anche se odiate il genere.

Lila dice (2008) di Ziad Doueiri (*)
Una sensibile, triste e sensuale storia d'amore ambientata nei meno conosciuti sobborghi di Parigi, che apre gli occhi sui veri effetti dell'ignoranza e dei pregiudizi, e che spiega il delicato equilibrio tra fantasia e realtà. Strepitosa Vahina Giocante nei panni della protagonista.

Pineapple Express (2008) di David Gordon Green
Divertente stoner comedy girata con stile. Niente di imperdibile tranne James Franco che finalmente ha trovato il suo ruolo...

Felon (2008) di Ric Roman Waugh (*)
Prison movie coi controcazzi. Stephen Dorff ai massimi storici è tostissimo nel ruolo di un uomo innocente bloccato in prigione dalla burocrazia e dalla dura legge della violenza. Val Kilmer in grande spolvero non sbaglia una scena. Era da American History X che non vedevo delle scene del genere. Promosso assolutamente.

Rovine (2008) di Carter Smith
Rovine sta qua solo perchè la voce del trailer italiano era troppo assurda. Cupa e cavernosa... MILLE ANNI FA.... ROVIIIINEEE!!! Imperdibile, e degno di Maccio Capatonda.
Tornando al film... la storia ne ricalca almeno altri 5 senza nemmeno pensarci troppo, ma risulta piacevole e ben girato, complice la location affascinante, nonchè interpretato da qualche faccia nuova che potrebbe avere un futuro. Potete guardarlo senza vergogna dai...

Reeker (2005) di Dave Payne
In italiano sarebbe Il puzzone... peccato i titolisti nostrani non si siano sdati come al solito, questa volta avremmo avuto un sicuro cult. Tolto ciò nulla di notevole, il regista fa il suo lavoro e a parte qualche idea simpatica (ma non troppo nuova) si va sempre a finire sui soliti terreni.

Fratelli per la pelle (2008) di Peter e Bobby Farrelly
Attenzione, commedia divertente e intelligente! Non è facile trovarne ormai, e bisogna dire che il duo alla regia, nonostante abbia perso un po' di smalto dai tempi di Tutti pazzi per Mary, riesce ancora ad avere il guizzo geniale che deve sempre esserci in queste produzioni. Matt Demon si fa da parte (in ogni senso, e vedendolo capirete perchè) alla grande interpretazione di Greg Kinnear. Provate solo a pensare alle differenze fra questo e uno a scelta fra Hot/Date/Epic/... Movie. Commedia americana, ma vaffanculo.

Zombie Strippers (2008) di Jay Lee
Jenna Jameson e Robert Englund. Insieme. In un film con gli zombi. Raccattate la mascella dopo aver letto l'assortita coppia e non prendete troppo sul serio questa demenziale opera degna dei migliori exploitation. Tra le scene assurde riesce persino a dire due cose divertenti sulla situazione politica americano pre-Obama, e fa sorridere non poco. Poi restano le tette e gli zombi.

Otis (2008) di Tony Krantz (*)
Mi ero già occupato di questo regista tempo fa con l'interessante Sublime, ma qua siamo ben oltre le aspettative. Commedia horror nerissima ed efficace come poche negli ultimi tempi, che omaggia senza timore i classici mettendci pure una serrata critica all'ubiquità e al sadismo dell'informazione televisiva, anche se la vera protagonista è la famiglia, in tutti i suoi crudi limiti. E il bonario (all'apparenza) protagonista è un cattivo che non si dimentica. Nel dubbio guardatevi pure il finale alternativo, ancora più divertente.

Stuck (2007) di Stuart Gordon (*)
Avevamo lasciato il regista con il brillante Edward, e lo ritroviamo con una pellicola altrettanto inquietante e furbetta. La storia, semplice, racconta di un uomo che in un incidente resta incastrato nel parabrezza di un auto che lo ha investito. La guidatrice, per non avere problemi con la legge, decide di nasconderlo nel suo garage, ancora incastrato...
Mena Suvari porta in scena un personaggio pieno di tick e debolezze ma idealmente buono, che con le migliori intenzioni crea una situazione surreale il cui sviluppo va oltre ogni previsione. Favoloso il suo fidanzato, un nero enorme che fa sempre il gradasso ma alla fine si rivela di tutt'altra stoffa. Godibilissimo lo sviluppo e bel finale.

Redbelt (2008) di David Mamet (*)
Questo personaggio continua a stupirmi. Quando non è impegnato a sceneggiare per il teatro o per altri registi ci regala opere come questa.
Dolorosa storia di vita vera, segue le gesta di un maestro di arti marziali che viene portato al fallimento finanziario con l'imbroglio, rischia di perdere tutto ciò in cui crede, lo perde ma riesce a mantiene la dignità in una storia amarissima nel suo realismo. Il protagonista Chiwetel Ejiofor è un gigante in una parte non facile e ipnotizza in ogni secondo della sua performance. Da non perdere.

Mirrors (2008) di Alexandre Aja
Che devo dire? Io di Aja mi sono innamorato dopo Alta Tensione e guardo ogni suo film con la speranza di trovare il nuovo colpaccio. Spesso resto un po' deluso (Le colline hanno gli occhi non era nulla di imperdibile, pur facendo il suo), ma fortunatamente questa volta va meglio.
Per lo meno si fa vedere e un paio di sequenze sono notevoli, anche se la parte finale a posteriori è un po' troppo con il pilota automatico, con almeno una scena che DOVEVA essere evitata, ma siamo ad Hollywood e la Francia è lontana. Kiefer Sutherland dimostra di avere ancora le qualità, nonostante si trascini un po' troppo per metà film.

Shattered (2008) di Mike Barker
Simpatico thriller con Pierce Brosnam che fa lo stronzo. Lo si guarda tutto d'un fiato, anche perchè questa volta il colpo di scena a tutti i costi sembra essere funzionale.

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