Il sequel del notevole "28 Giorni Dopo" poteva essere tante cose, tra cui un operazione commerciale, un'anonima uscita diretta in video, o un filmaccio di serie B, ed invece fortunatamente ci siamo trovati fra le mani proprio un bel film.
Il cambio alla regia, che poteva sembrare azzardato, fa bene al prodotto, che acquista freschezza fino a risultare originale quanto il predecessore. Se li' avevamo potuto ammirare le innovazioni formali sullo scheletro di zombie-movie classico (i morti viventi che corrono, l'insolita ambientazione rurale inglese, l'attenta analisi dei personaggi), qui veniamo sbattuti in una Londra post apocalittica molto affascinante, con una situazione che degenera sotto il controllo militare durante la ripopolazione della citta'. Ed e' questa citta' vuota, ripresa solamente da telecamere di sicurezza, ad offrire forse l'aspetto che piu' verra' ricordato, ma abbiamo anche una trama che non molla un secondo, scandita da scene memorabili ben collegate fra loro e che perde appena appena in un paio di scelte un po' forzate.
Godibilissimi quasi tutti i personaggi, e per una volta assistiamo a dei momenti che si staccano dal canone dell'eroe-che-si-sacrifica-sempre, con il protagonista che abbandona la moglie durante le concitate fasi dell'assalto alla fattoria dell'adrenalinica scena iniziale. Il dolore misto a rassegnazione nei suoi occhi vale quasi da solo la visione. Fossero tutti cosi' i seguiti!
PS: Notevole pure l'accompagnamento musicale di John Murphy, per il quale torno a lodare il post-rock, che nelle colonne sonore sembra aver trovato una interessante via di sviluppo!
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