Domenica dedicata all'horror, e parto con questo recente film francese. Ne avevo letto abbastanza bene in giro e allora me lo sono accattato con i sottotitoli.
Prendete il classico tema dell'assedio casalingo ad opera dello psicopatico di turno e mischiatelo con la new wave francese da Alta tensione in poi e potrete avvicinarvi a quello che vi aspetta.
I suoi punti di forza sono la buona interpretazione delle due protagoniste (le due facce della stessa medaglia) e l'atmosfera di pericolo incombente, sempre presente anche nei momenti di transizione; infatti per tutta la durata sono stato attanagliato da una sensazione di malessere che e' il cuore di questi film, ma che purtroppo altrove viene trascurata, puntando solo all'aspetto piu' grafico (e quindi piu' semplice da girare) dell'horror... Che qui non scarseggia, sia ben chiaro! Grazie ad effetti speciali casalinghi ma dall'impatto terrificante, assistiamo a delle scene che colpiscono anche gli stomaci piu' forti, mentre l'abile gioco del vedo-non-vedo, soprattutto nella scena finale, fa letteralmente star male. Sara' pure un espediente gia' visto (confronta il Takashi Miike di Imprint), ma tanto accanimento su una donna incinta fa rabbrividire all'istante. Facendo un paragone, un film come Hostel e' molto piu' gratuito, ma non colpisce altrettanto duro, soprattutto per la stilizzazione della violenza, che qua e' molto piu' realistica e diretta. Naturalmente non puo' mancare il colpo di scena finale, che e' si prevedibile, ma sfrutta bene l'apertura girata in prima persona, spiazzando parzialmente.
Passando alle critiche, come non ricordare i poliziotti francesi. Ora non pretendo comportamenti da regolamento e certificati, ma un po' di decenza nel buttare nella carneficina dei giovanotti che sembrano non aver mai nemmeno visto un bignami di procedura criminale, suvvia! Almeno il buonsenso ne avrebbe salvati un paio, ma d'altronde questa critica spesso si accompagna a molti film, e poco ci si puo' fare, non tutti scelgono di piegare la sceneggiatura per andare incontro alla realta', e non so se sia un bene.
Tutto sommato non mi lamento, la via europea all'horror continua ad essere una buona alternativa a tutti i filmacci senza capo ne' coda che ogni estate Holllywood sforna con lo stampino, quindi aspetto con ansia l'affinarsi di questa buona leva registica, e chissa' che magari il futuro non abbia qualche bella sorpresa in serbo.
domenica 24 febbraio 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento