
E fortunatamente anche in questo format non viene perso il corpus del suo stile. Ci troviamo infatti davanti un film derivativo, ma con intelligenza. Ispirandosi senza nascondersi a classici come Shining, Rosemary's Baby o le prime opere di Argento, riesce con abilita' a raccontare una storia che intriga da subito e non ti lascia fino alla fine. Il caratteristico umorismo nero del regista e' presente in ogni scena e aiuta a non appesantire il tono del racconto, che altrimenti poteva diventare troppo auto compiacente, ma invece permette di integrare perfettamente tutte le molteplici ispirazioni. E la sagacia dell'operazione non finisce qui: infatti inserendo nella narrazione elementi tipici della fantascienza in un contesto da storia di fantasmi (ad esempio l'introduzione delle teorie derivate dalla fisica quantistica), allarga ancora di piu' l'appeal di un prodotto gia' ottimo. Forza Alex, aspetto il prossimo!
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