mercoledì 14 maggio 2008

Choses secrètes (2002) di Jean-Claude Brisseau

Una contorta e cupa favola moderna. Le due protagoniste passano dal lavoro in un night club alla scalata sociale, sole contro tutti, usando come armi la seduzione e l'imbroglio.
Approdate in una grande azienda come segretarie, si fanno strada a modo loro, e ci riescono. Determinate a sfruttare i sentimenti e le passioni altrui, non si fermano di fronte a nulla. Vedono le persone, sopratutto gli uomini, come pezzi di una scacchiera, manipolabili a proprio piacimento e perciò sacrificabili. Ma anche per loro arriva la resa dei conti, quando diventano vittime del proprio gioco...

Una sontuosa cinematografia tiene in piedi questa pellicola che a tratti convince (vedi la prima parte con l'iniziazione della più giovane, convincente racconto di formazione), e riesce ad inserire con gusto prolungate scene di sesso senza troppe censure, ma che perde un po' di forza nel prosieguo, tropo carico di metafore che ne appesantiscono la struttura.
Ma forse la cosa meno convincente è il protagonista maschile che, invece di catturare la scena e giustificare il suo ruolo cardine nei tragici eventi, resta nell'ombra delle due splendide attrici, senza dare mai l'impressione di valere ciò che richiederebbe l'intreccio narrativo. Inoltre dei rapporti con alcuni personaggi di secondo piano vengono un po' troppo semplificati, minando la credibilità di alcune scene. Ed è un peccato, perché la rappresentazione del marcio al di sotto della società perbenista è sottilmente inquietante, e il finale, pur ispirandosi un po' troppo a quello di Eyes Wide Shut, risulta molto ben calibrato.

PS: Ora che ci penso, l'accostamento al capolavoro finale di Kubrick mi porta ad ammettere che, anche con tutto i suoi difetti, Tom Cruise resta sempre un attore di assoluto valore, peccato solo per certe scelte artistiche.

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