venerdì 2 maggio 2008

Dorm Daze (2003) di David Hillenbrand e Scott Hillenbrand

A volte è bello anche pescare dei titoli a caso, magari solo perchè una singola recensione ti fa l'impressione giusta. E così mi sono ritrovato a vedere questo Dorm Daze, e ha meritato anche una recensione!
Poteva essere la solita boiata sulla scia di American Pie, una noia mortale da un'ora e mezza, invece i registi hanno avuto un'idea geniale: rispolverare il mai dimenticato stile teatrale della farsa e camuffarlo da teen movie. E parlo di ispirazione alta, shakespeariana direi, niente di meno, dato che ci sono gli stessi strumenti e le stesse dinamiche, che a loro volta non tradiscono le classiche radici greco-romane, a partire dal continuo ausilio dello scambio di identità come motore narrativo.

Il risultato è tanto anomalo quanto vincente, con una pellicola che non ho dubbi lascerà perplesso l'utente medio del genere (non che tale campione statistico meriti poi molto), ma che può dare soddisfazioni una volta abbandonati i pregiudizi. Non si può che ammirare il ritmo indiavolato, gli incastri assurdi ma precisi, i personaggi sopra le righe e i colpi di scena continui che dal primo minuto animano una storia senza capo nè coda, ma assolutamente godibile. E' tutto così millimetrico che non si può che ridere di gusto per i continui equivoci, fraintendimenti e guai, che funzionano bene ora come secoli fa, e si chiude un occhio di fronte a qualche personaggio meno lolloso, soprattutto se serve a introdurre scene ancora più al limite. E infatti almeno un paio di trovate sono geniali, e la sorpresa finale è talmente inaspettata da sembrare più appropriata ad un thriller che ad una commedia!
Dategli una possibilità, senza pregiudizi, e fatemi sapere.

Nessun commento: